Quali sono le migliori ottiche per la caccia al capriolo di selezione?

Per la caccia al capriolo, una volta venivano usate ottiche per carabina ad ingrandimento fisso, generalmente 4x oppure 6x.

Anche nella caccia al capriolo oggi la tecnologia fa miracoli nell’offrire ingrandimenti variabili, correttori di parallasse e reticoli illuminati che danno all’ottica per carabine da caccia la duttilità necessaria ad affrontare al meglio qualsiasi situazione di tiro, anche fino al sopraggiungere del “buio”.

Il selecontrollore esperto sa benissimo che il tanto amato “folletto del bosco” si presenta al tramonto e sparisce all’alba.

Quindi i momenti più propizi per prelevarlo sono quelli con la minor disponibilità di luce.

E’ però vero che il capriolo, essendo un brucatore selettivo, tende ad uscire prima dei suoi cugini daini e cervi per poter approfittare per primo dei germogli di cui si nutre prima che gli altri cervidi ne facciano incetta. Quindi un tiro ancora con luce, anche se magari da notevole distanza, non è mai da escludere.

E’ qui che l’ottica variabile fa la sua parte ed è qui che Konus ha focalizzato i suoi sforzi negli ultimi anni.

Oggi la gamma di prodotti Konus per la caccia  al capriolo e di selezione agli ungulati garantisce delle luminosità ottime con un investimento minimo rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato.

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Modello unico spicca tra le ottiche per carabina e le ottiche da puntamento e porta i vantaggi di un’avanzata tecnologia LCD che consente di navigare tra 10 reticoli intercambiabili e adatti per tutti gli usi, tattico e caccia.

 

Una volta la scelta del “fisso” era anche una questione di prezzo. Oggi invece grazie a Konus puoi avere delle ottime ottiche senza rinunciare ai vantaggi di un variabile.

Il variabile, a parità di ingrandimento e diametro dell’obiettivo, è comunque ugualmente luminoso. In più ha importanti vantaggi.

Se per esempio prendiamo un 3-12×50 rispetto ad un 8×50, è intuitivo che il primo portato a 3 o 4 ingrandimenti è eccezionale per cacciare alle ultime luci del giorno e nel bosco, mentre a 12 ingrandimenti consentirà una lettura migliore della reazione al colpo sul selvatico rispetto al modello da 8 ingrandimenti.

Senza più il problema del prezzo non è più necessario sacrificarsi o rischiare di ferire o peggio sbagliare l’animale che magari si presenta a più di 150 metri di tiro utile.

 

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Il modello 3-12×50 e? ideale per chi pratica la caccia dove il tiro potrebbe essere sia a lunga distanza che in ambiente boschivo.

La grandezza della campana è determinante per catturare quanta più luce possibile ma possiamo considerare ottimale un 50 mm fino ad attivare ad un massimo di 56 mm e non oltre.

Per cacciare il capriolo lo si dovrebbe conoscere meglio.

Appartenente alla famiglia dei cervidi, il suo nome scientifico è Capreolus Capreolus.

Il capriolo è solito a raggiungere un’altezza di 75 cm circa e una lunghezza di 1,30 m. Il suo peso oscilla tra 20 e 35 kg, anche se non di rado ci si può imbattere in animali di stazza maggiore.
La sua coda è a piccola infatti misura all’ incirca 2 cm. Il dimorfismo sessuale tra maschi e femmine è accentuato dai palchi, spesso erroneamente chiamati “corna”, presenti nel maschio e assenti nelle femmine.

I palchi dei maschi presentano stanghe a 3 punte ciascuno che raggiungono i 25/30 cm di lunghezza negli esemplari più belli.

Il palco è caduco, tutti gli anni infatti all’inizio dell’inverno il capriolo maschio perde le stanghe che poi ricrescono fino a raggiungere la loro misura massima verso il mese di Maggio.

Tanto i maschi quanto le femmine, presentano un manto rossiccio durante l’ estate che assume un color grigio nella livrea invernale. I cuccioli hanno un manto rossiccio coperto di macchie più chiare che li facilitano nella mimetizzazione.

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La nuova ottica per carabine da caccia Konuspro LZ si chiamano così perchè offrono un avanzato sistema di doppio azzeramento (Locking Zero) della torretta, che fornisce maggiore accuratezza nel puntamento dell’arma.

Il periodo di riproduzione del capriolo comincia attorno a luglio e dura tutta l’estate con il suo picco a cavallo tra la fine del mese di luglio e l’inizio di agosto.

E’ in questo momento che all’estero soprattutto si pratica la caccia al capriolo al cosidetto “fippio”. Cioè con un richiamo chiamato “buttolo”: In Italia invece questo tipo di caccia è vietata.
Al fippio o all’aspetto è comunque importante dotarsi del corretto equipaggiamento da caccia e quindi ovviamente con l’ottica da carabina bolt action più adatta.

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