Da tempo Konus nutriva il desiderio di avere un proprio team di testimonial che dimostrasse che un vero campione non ha bisogno del blasone ma di doti innate, tanta costanza e di una dotazione efficiente e di buon livello.

E’ ora di sfatare il mito per cui se non si spendono migliaia e migliaia di euro in fucile ed accessori tanto vale non iniziare nemmeno e proprio perchè vogliamo che le nuove generazioni si affaccino a queste discipline è giusto spiegare che con cifre del tutto ragionevoli il mercato è ora in grado di offrire una qualità sorprendente.

Se i giovani capiscono che con un investimento abbordabile si riesce ad entrare in questo mondo, certamente qualcuno in più si metterà alla prova e ci potrà essere più futuro per un intero settore. 

Non è certo un caso che quando nelle più grandi fiere del mondo mettiamo in mano le nostre ottiche alla gente, tanti ammettono di aver avuto un pregiudizio legato al prezzo.

Per scardinare il pensiero “costa poco = vale poco”, tantopiù in un momento in cui le fiere non si possono fare, abbiamo pensato che solo l’esempio pratico possa essere una dimostrazione di quanto valga il nostro marchio.

E come esempi abbiamo voluto strafare e rivolgerci non a semplici tiratori ma a persone che oltre alla passione ci mettono tanto impegno perchè il talento da solo  non basta mai. Si tratta di eccellenze che non temono di non uniformarsi alla massa e che, consapevoli delle proprie innegabili capacità, riescono sempre a dimostrare il loro valore.
E’ stato bello così poter formare un connubio con Giuseppe De Luna in quanto l’affinità si è creata fin da subito.

I riconoscimenti

I riconoscimenti di De Luna iniziano dal 2015 con un secondo posto al Campionato Italiano Costruttori Team Sabatti e non è un caso che l’anno successivo conquisti direttamente il primo posto.
Ecco quindi che il 2016 si costella di riconoscimenti: 2° posizione nel Campionato Italiano Invernale Completo 50 metri mobile, 100 metri 4 posizioni, 200 metri FIDASC cat. squadra, Campionato Italiano FIDASC 100 metri 4 posizioni cat. squadra e 200 metri cat. squadra e poi terzo classificato nel Campionato Italiano Fisasc Tiro a Palla.
Nel 2018 tornano i titoli con un secondo posto al Campionato Italiano FIDASC 50 metri bersaglio mobile cat. squadra  e poi i bellissimi primi posti nel Campionato Italiano FIDASC 100 metri 4 posizioni cat. squadra e il primo posto assoluto al Campionato Italiano FIDASC 300 e 400 metri.
Con tutti questi titoli ha destato l’attenzione di Konus ed ecco che nel 2018 si inizia a collaborare assieme con lo spirito di “crescere assieme.” De Luna utilizza un modello Konuspro M-30 10-40X52 e siamo fieri di accompagnarlo nelle sue performances.
Il 2019 è un anno ricco di soddisfazioni grazie ai primi posti nel Campionato Italiano Fidasc cat. Eccellenza 100 metri 4 posizioni e al Campionato Italiano Sqadre per Socità FIDASC 50 metri mobile, 100 metri 4 posizioni, 200 metri FIDASC.
Ci sono poi i terzi posti nella cat. Eccellenza 100 metri 4 posizioni e 50 metri bersaglio mobile cat. squadra.
Ma il traguardo più importante dell’anno è senz’altro il secondo posto al Camponato del mondo FIDASC 50 metri mobile, 100 metri 4 posizioni, 200 metri sia da solo che cat. squadra di coppia.
Ecco che si arriva il 2020 e nonostante tutti i problemi dell’anno De Luna porta a casa un secondo posto al Campionato Italiano FIDASC 50 metri cat. squadra e il primo posto al Campionato Italiano FIDASC 100 metri cat. squadra.

Gli incarichi

Giuseppe non si limita a gareggiare ma ricopre anche l’importante incarico di Giudice Nazionale FIDASC TIRO DI CAMPAGNA indice della stima di cui gode nell’ambiente e della sua preparazione.
Non a caso ecco che sul finire del 2020 arriva la prestigiosa onorificenza del CONI che gli conferisce la Medaglia d’Argento al Valore Atletico relativa all’anno 2019: noi ci congratuliamo con lui e condividiamo una meritata gioia

L’intervista

Qual è il modo migliore per ricominciare ad allenarsi dopo un lungo periodo di stop?

Credo che sia la domanda che si pongono molte persone in questo periodo. Stiamo cercando di superare un periodo davvero critico ed estenuante per chiunque e cercheremo di riprendere le nostre vecchie routine quotidiane. Tuttavia, non è facile sia per il nostro corpo che per la nostra mente. Fisicamente non siamo in forma come lo eravamo prima della quarantena. Il nostro corpo si adatta nel bene e nel male alle nuove condizioni di vita e inoltre la nostra situazione mentale ha risentito di questo stop prolungato e quando delle nuove abitudini prendono il posto nella nostra vita, dopo è davvero dura uscirne fuori. Ora quindi dobbiamo ritrovare in noi stessi la giusta motivazione per ricominciare e riprendere con le nostre attività e passioni.

Parlaci del tuo incontro con Konus:

Alti ingrandimenti, immagini nitide e meccanica affidabile ed un prezzo molto ragionevole. Questo è quello che cercavo quando ho iniziato a dedicarmi a questo sport. Non servono giri di parole. Ho incontrato Konus su consiglio del mio armiere di fiducia. Qualità/prezzo a prima vista perfetta. La serie M30 si adattava perfettamente alle mie esigenze. Modelli di ottiche che costano anche più di 2000 euro, ovvero il doppio dello stipendio di un operaio. Anche un operaio, però, ha diritto a vivere pienamente la sua passione. E con Konus sono riuscito a salire sul podio nelle discipline su varie distanze.

Com’è nata la tua passione per il tiro?

Non conoscevo di persona Massimo D’Ambrosio pluricampione mondiale di cinofilia e Presidente del Centro Federale Fidasc Coni a Campagna. Mi sono recato al Centro per chiedere informazioni e mi ha colpito immediatamente quello che poi è diventata una bellissima realtà del Sud Italia e che il Presidente D’Ambrosio e tutto il direttivo del Centro Federale è riuscito a creare. Nello stesso giorno ho incontrato il Presidente Cosimo Velella, referente del tiro del Centro. Dopo quell’incontro ritornai al Centro con un fucile calibro 12 e Cosimo riuscì a trasmettermi la sua grandissima passione per questo sport. In seguito riusci’ a coinvolgermi partecipando alle selezioni provinciali di tiro a palla. La mia prima gara. Da allora, la mia passione si è ampliata includendo altre specialità FIDASC e passando poi alla carabina e quindi al tiro di campagna.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione in ambito sportivo?

La mia più grande soddisfazione è stata salire sul podio davanti gli occhi di mio figlio che mi ha accompagnato al primo Campionato del Mondo Fidasc, al fianco del Presidente Cosimo Velella, il più grande campione di questa disciplina, punto di riferimento tecnico di tutto il mio Team. In quell’occasione ho cercato di dare il massimo e, vedere Cosimo soddisfatto per il mio podio, mi ha riempito di orgoglio.

Qual è stato il tuo momento di maggior difficoltà in ambito sportivo?

Nello sport si alternano momenti di vittoria e di successo a momenti di sconfitta e di difficoltà. È fondamentale non perdere la fiducia nelle proprie capacità. 
Ogni atleta ha vissuto o vive almeno una volta il suo momento negativo. A volte si supera, a volte non si riesce e molte volte ritorna. Nel nostro sport capita spesso e si ha la sensazione che tutto quello che proviamo a fare sembra non funzionare più come prima. Un giorno hai una prestazione eccellente e giorni che pensi sarebbe meglio dedicarsi ad altro. Si inizia a sperare che il momento passi in fretta. Non è semplice ma occorre innanzitutto pazienza e la giusta dose di resilienza mentale. Convincersi che prima o poi passerà è già un ottimo inizio, e sicuramente è la convinzione che ci aiuta a tenere duro.

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Cosa diresti ad un giovane che vuole iniziare in questa disciplina?

Il tiro a segno ha un impatto significativo sullo sviluppo e la crescita dei ragazzi. Mio figlio Cristian quest’anno parteciperà ai campionati Fidasc nella categoria juniores. Quando mi ha chiesto che voleva intraprendere questo sport a 15 anni e abbiamo iniziato gli allenamenti, ho cercato di trasmettergli alcune doti che caratterizzano questo sport. Il tiro a segno più degli altri sport aiuta a sviluppare la concentrazione e contribuisce alla responsabilizzazione dei ragazzi anche nel prendersi cura di ciò che gli viene affidato.

Inoltre capacità di risolvere i problemi, autocontrollo, gestione delle emozioni e dello stress ma soprattutto si impara il rispetto verso gli altri, l’accettazione della sconfitta e l’umiltà nella vittoria.

Sentirsi parte di un gruppo e migliorare le proprie prestazioni aiuta i giovani ad acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza delle proprie capacità, ma soprattutto li aiuta a non arrendersi di fronte agli ostacoli sia nello sport che nel quotidiano.